lunedì 21 marzo 2011
Lanca di Cà del Conte: le foto
Non capita molto spesso che pescatori appassionati di diverse discipline si trovino tutti d’accordo. Eppure questa domenica è successo: Carp Fishing Italia, Spinning Club Italia, Ledgering & Barbel Fishing Italia e Fipsas Lodi - Apssl hanno messo da parte le loro differenze e sono scese in campo per fare del bene all’ambiente, lungo le sponde della lanca di Cà del Conte, una delle più belle e frequentate dell’Adda. I volenterosi erano più di cinquanta e hanno raccolto una quantità impressionante di bottiglie di vetro e di plastica, di lattine, di cartacce e di sacchetti. E non si sono tirati indietro nemmeno davanti a rifiuti “particolari” come barche distrutte, lavandini, siringhe, bidoni di ferro, una lavatrice e, addirittura, accessori da mobilio. Oggetto più curioso: una pistola giocattolo parzialmente sotterrata. La manifestazione, a cui ha partecipato con grande entusiasmo e con molta voglia di fare anche il sindaco di San Martino in Strada, si è conclusa con un buon rinfresco: per una giornata i pescatori hanno messo da parte le differenze con grande umiltà per mandare un importante messaggio di tutela ambientale. Un primo passo fondamentale per riallacciare i rapporti e proseguire sul cammino della collaborazione e degli obiettivi comuni. Perché il futuro della pesca non passa solo da canne, mulinelli ed esche, ma dal rispetto del bene più prezioso per un appassionato: l’acqua.
Ciccando qui sotto (su Read More...) si possono vedere alcune foto della giornata di pulizia. L’album completo si trova in questo link: Mio album Picasa.
lunedì 7 marzo 2011
Idroscalo: amarcord chiuso nel guscio
Mi scuso in anticipo. Non è affatto mia intenzione risultare noiosamente scontato, inutilmente romantico, fastidiosamente melenso, ma non posso fare a meno di mettere nero su bianco alcuni pensieri che vanno molto di moda. Lo so bene, è come accodarsi a un carrozzone e la cosa non mi piace. Tuttavia, l’esperienza amarcord che ho vissuto ieri mi ha lasciato qualche “spina”. E ne devo parlare per esorcizzarne il fastidio. Tutto comincia da qui: dopo dieci anni sono tornato all’Idroscalo.
Reginetta dell'Idroscalo, aprile 2001
Non c’entrano gli enduro, le gare, le manifestazioni. L’ultima pescata fatta me myself and I all’Idroscalo risale all’aprile 2001. La ricordo bene perché si concluse con la cattura di una carpa mignon che mi ha fatto dannare l’anima per portarla a riva. In questo periodo della mia vita in cui me ne stanno succedendo di tutti i colori mi sono aggrappato alle cose belle, e tra queste ovviamente ci sono i ricordi: come è calda e rassicurante la sensazione del “già vissuto”! E così ho fatto un salto negli uffici della Provincia di Milano, ho chiesto il tesserino Idropark per il 2011 e da quel momento è iniziato nella mia testa una specie di tormentone: tornerò a pescare all’Idroscalo. A questo punto entra in gioco il pescatore che è in me. Non mi va assolutamente di andare a casaccio. Posso certamente fare affidamento sulle esperienze passate, ma sono datate e ormai forse prive di qualsiasi valore. Conosco abbastanza bene spot e strategie vincenti nelle gare, mi rendo conto però che sono ovviamente inapplicabili nelle sessioni giornaliere. Purtroppo non ho nemmeno contatti con qualcuno che ci peschi abitualmente: l’Idroscalo è uno spot che nella mia sede (quasi) nessuno frequenta e – diciamocela tutta – è abbastanza snobbato da noi baùscia, perché non ci possiamo fare la notte, non possiamo mettere le tende e, soprattutto, non è così facile prendere le carpe grosse. Aggiungiamoci poi che non ci è consentito metterci dove vogliamo a causa di un regolamento molto restrittivo e abbiamo il risultato: un bacino potenzialmente generoso ma non sfruttato a dovere. Faccio allora l’unica cosa che un “pescatore modello” può fare: un giro, anzi due, di perlustrazione.
giovedì 3 marzo 2011
20 marzo 2011, tutti a Cà del Conte
L'appuntamento è per le 8.30 di domenica 20 marzo 2011, presso la località Cà del Conte a San Martino in Strada: muniti di stivali, guanti e sacchetti puliremo le sponde di un tratto di fiume Adda caro a molti pescatori. L'evento, a cui parteciperà anche il mio club (Gruppo Ambrosiano Carp Fishing, sede 166 di Cfi), è importante non solo perché permetterà di togliere l'immondizia da un autentico paradiso per chi pratica la pesca sportiva, ma soprattutto perché vede per la prima volta la collaborazione tra appassionati di diverse tecniche: quelle "moderne" (carp fishing, quindi, con la partecipazione delle sedi di Carp Fishing Italia, ledgering, con LBF Italia, e spinning, con Spinning Club Italia) e quelle "classiche" (rappresentate da Fipsas e A.P.S.S.L.). L'auspicio è che questo sia il primo passo per instaurare rapporti sempre più duraturi tra le associazioni che rappresentano tecniche - quindi interessi - diversi, unite però da un'unico obiettivo: il benessere delle acque e dei loro abitanti. Dobbiamo esserci!
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