giovedì 22 aprile 2010

Crederci sempre

Cosa significa “crederci sempre”? Ovvio: non mollare mai, fino a quando non raggiungiamo il risultato che ci siamo prefissati. Nella pesca, come nella vita, questo atteggiamento nasce dall’incrocio di due elementi fondamentali: il desiderio per qualcosa e la fiducia in se stessi. Se uno dei due manca, o è troppo debole, non arriviamo dove vogliamo. Continuiamo ad arrampicarci sui vetri senza raggiungere mai la vetta. Brutto, eh?!





Crederci sempre significa arrivare su uno spot e sapere, come per magia, che lì ci sono le carpe. Certo, te lo hanno detto e confermato, ma finché non le vedi non ci credi. Significa osservarle in tutt’altri punti e pensare che ce ne sono altre sul fondo pronte a mangiarsi le palline. Ma significa anche scegliere uno spot senza poi saperne molto, aprire le canne, guardarlo e poi spostarsi subito in un altro punto. Per poi piazzarsi, lanciare le due canne e rispostarsi di nuovo, perché non siamo contenti dell’angolo della lenza rispetto alla postazione. Crederci sempre significa lanciare, credendo di essere nel punto giusto, e infine spostare di nuovo le canne dopo cinque minuti perché non si è più convinti. Senza apparente motivo. Significa cioè rischiare, tentare una strategia azzardata per il periodo dicendo “o la va o la spacca” ma sapendo che sotto sotto stiamo facendo la cosa giusta. Ed ecco una partenza dopo due minuti. Non ce lo sta dicendo nessuno che quella è la cosa giusta: semplicemente lo sappiamo, come per magia. Crederci sempre significa anche accontentarsi, gioire per se stessi senza montarsi la testa, senza pretendere di essere arrivati perché, comunque, ci sono tanti altri obiettivi ben più difficili da raggiungere. Crederci sempre significa anche lavorare insieme, condividere lo spazio sapendo che il tuo obiettivo può essere raggiunto pienamente solo con l’aiuto di un amico. Di uno che alla fine cerca la stessa cosa ma che ha solo bisogno di essere spronato per dare il meglio sé. Puntare un obiettivo, infatti, non sempre equivale a soddisfare solo un’ambizione personale! È qualcosa di più profondo, fatto di umiltà e di voglia di imparare, anche dagli altri. Crederci sempre... io ieri ci credevo, forse troppo. Ma avevo ragione.

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Nonno, questa qui sotto invece è per te. È una parte dell'obiettivo, la prima, la più importante. Sono sicuro che tu, da lassù, ci abbia messo lo zampino. Ti abbraccio, pescatore...


3 commenti:

Maury ha detto...

Avere molta motivazione ti permette di superare qualsiasi ostacolo. Bella la dedica al tuo nonno.

Il Menega ha detto...

Ciao Maury, la motivazione per me è il sale di ogni impresa, ma mi rendo conto che spesso non è facile trovarla da soli dentro se stessi. Magari se ne sta lì, sopita, finché qualcuno la stuzzica, la provoca e la fa uscire in tutta la sua potenza. Perché sa che c'è... Credo sia il segreto di ogni coach: è per quello che non sono mai diventato un gran giocatore di basket :)

Maury ha detto...

La motiv-azione è il motivo che porta all'azione. Se c'è si va avanti come tori, se non c'è si molla.
Mi piace molto quello che hai detto: se "stuzzicata", può uscire in tutta la sua potenza. E' proprio così.
I coach, oltre che motivati, devono anche essere grandi motivatori (e trovare quindi il modo migliore per "stuzzicarla").
Ciao! ;-)