lunedì 16 giugno 2014

Tutorial (video): il nodo senza nodo

«Paolo, dammi un rig vincente». Risposta (glaciale): «Sono tutti vincenti se li metti al posto giusto». Momento di smarrimento. Occhi che vanno a destra e a sinistra. «Consiglio: non rendere il carp fishing più complesso di quello che è. Prima del rig vengono lo spot e l'esca». Ecco perché a chi, in genere neofiti, mi chiede quale rig utilizzare dico sempre "no knot", il normalissimo senza nodo. Perché non ce n'è: per ogni carpista che inizia è FONDAMENTALE trovare dei punti di riferimento. E il senza nodo può esserlo. Deve diventare, insomma, il montaggio di riferimento quando bisogna dare il 100%. Certo, poi ce ne sono altri più complessi e dalle caratteristiche più "vincenti", se così vogliamo chiamarle. Ma un blow-out fatto male non funziona, così come un D-rig non va bene dappertutto. Quindi, seguendo il video che pubblico qui sotto, consiglio vivamente di partire dal senza nodo, curando la ricerca dello spot e la scelta dell'esca giusta. Solo quando avremo maturato più esperienza (anni?) ci concentreremo sul montaggio. Perché complicandoci le cose facendo prove su prove in relazione al terminale rischiamo di fare solamente una cosa: perdere del tempo che possiamo dedicare a rendere vincente la nostra sessione. Non voglio convincervi che semplice è (sempre) meglio, ma non ci si va lontano: io stesso lo uso moltissimo, e non me ne vergogno affatto!


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