mercoledì 14 novembre 2012

Dovremmo farlo tutti...

Oggi ho messo a bagno carp sack, guadino, sling e materassino per disinfettarli. E mi sono chiesto: quanti lo fanno sempre? La cosa importante è disinfettare tutto ciò che viene a contatto con la cute delle carpe ogni volta che si cambia spot. Per intenderci, se l'ultima volta siamo stati a Pusiano e la prossima pescata è a Viverone, dovremmo disinfettare sacche di mantenimento & co. E così via. Tutto è tranne che una precauzione esagerata: le malattie più pericolose per le carpe si trasmettono per semplice contatto cutaneo. Anche se non ce ne accorgiamo, un po' di muco delle nostre catture rimane sempre "aggrappato" alle maglie, e questo muco è proprio il vettore principale delle malattie. Siamo abituati a pensare che basti sciacquare tutto prima di andare a casa e poi di lasciarlo asciugare bene. Non è vero!

Batteri e compagnia bella possono rimanere "a riposo" fino a quando non trovano un altro essere vivente da aggredire, ovvero una carpa sana di un'altra acqua. Ecco spiegato perché disinfettare gli strumenti di recupero e mantenimento delle catture è fondamentale tanto quanto avere il materassino e medicare le ferite delle prede. Addirittura, i gestori più "illuminati" di alcuni centri di pesca privati (così su due piedi mi viene in mente il Laguna Blu di Orgiano) obbligano i pescatori a disinfettare tutto sul posto, davanti ai loro occhi, prima di iniziare a pescare, e addirittura forniscono materassini e sling impedendo ai carpisti di utilizzare i propri. Atteggiamento che in Francia e in Inghilterra è quasi la norma. Domanda: ma se peschiamo in "libera", come si fa a disinfettare tutto con un sistema "self-made"? Io utilizzo l'Amuchina: 300 millilitri ogni 10 litri d'acqua, lasciando tutto a bagno per un'oretta. Ho impiegato anche la candeggina, ma è un sistema che non consiglio a chi vuole l'attrezzatura sempre perfetta, come se fosse nuova.

Nessun commento: